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giovedì 21 dicembre 2017

I NUMERI 1 DEL TENNIS : IVAN LENDL





















Ivan Lendl e' stato n°1 per 270 settimane, di cui ben 157 consecutive e dietro solo a Connors (160) e a Federer (237) e' stato uno dei giocatori piu' forti della storia del tennis, ha vinto 94 tornei Atp,  8 tornei dello slam.
Trionfatore due volte agli Australian Open nel 1989-1990, in tre occasioni al Roland Garros 1884-1986-1987 e all' US OPEN 1985-1986-1987,  non ha mai vinto a Wimbledon , e' arrivato due volte in finale perdendo da specialisti dell'erba come Becker e Pat Cash in 3 set, nel suo palmarès puo' vantare anche una Coppa Davis con l'allora Cecoslovacchia nel 1980
Nel 1983 diventa N°1 raggiunge la vetta senza aver vinto fino a quel punto alcun titolo slam.
La vittoria di Parigi cambiò radicalmente la carriera di Lendl.  Ma quel successo gli permise di porre le basi per il dominio nel triennio successivo.
Tra il 1985 e il 1987, infatti, Lendl fu il dominatore quasi incontrastato del circuito, con altri due successi al Roland Garros e la tripletta a Flushing Meadows, a cui va aggiunto il tris di trionfi nei Masters di fine anno (5 successi totali).

Il suo gioco era basato su una grande aggressivita' da fondo campo, il dritto era il colpo migliore era un mix tra topspin di Borg e piatto di Connors, produceva un palleggio pressante anche da posizioni lontane.
 L'"insideout" di dritto, giocato da sinistra verso destra sul rovescio dell'avversario, e il lungo linea in corsa, furono da sempre le sue soluzioni migliori.
Più tradizionale il rovescio a una mano, col quale Lendl alternava il  piatto allo slice particolarmente adatto nella risposta al servizio a neutralizzare la volée dell'avversario e agevolare il successivo passante. 
Il servizio si distingueva per un lancio palla molto alto,piatta la prima palla, mentre la seconda piu' lavorata.
I suoi difetti era impacciato nel gioco a rete, dotato di scarsi riflessi , questo e l'irregolarita' della superficie, che rendeva meno confortevoli i suoi colpi a rimbalzo, contribui' a negarli la vittoria a Wimbledon.
Si e' ritirato nel 1994 perche' la schiena lo affligeva, e' entrato a far parte della Hall of fame nel 2001. 
Dopo  carriera sparì per un bel po’dal tennis, ha fatto tutt'altro golf, corse in biciclette , roller blade, finché un bel giorno del 2012 Murray lo annunciò come suo nuovo coach. Inizialmente qualcuno storse la bocca, ma mai scelta fu più azzeccata. Con Lendl in panchina Murray ha raggiunto i suoi più grandi successi (3 Slam, 2 Olimpiadi e un Master), compreso l’attuale numero uno nel ranking mondiale. L’ennesimo successo in una vita di successi. Ora che il sodalizio e' terminato Murray non e' piu' lo stesso e' in crisi di risultati problemi fisici. 

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